Scuola di Counseling Professionale e Clinica Esistenziale © Copyright

PIANO FORMATIVO

Il piano formativo previsto per il conseguimento del diploma in “Counseling Interpersonale Integrato: agevolatore della relazione di aiuto individuale e di gruppo” si declina come segue:

  • 450 ore didattico-esperienziali
  • 70 ore di supervisione e analisi didattica
  • 50 ore di terapia personale o 100 ore di gruppo.

Al fine dell’iscrizione alla S.I.co è previsto lo svolgimento di un tirocinio di 150 ore.

ATTESTAZIONI RILASCIATE

Nell’ambito dell’intero iter formativo è possibile conseguire i seguenti diplomi:

DIPLOMA in COUNSELING AND COACHING SKILL al raggiungimento di 72 ore ad integrazione di attività professionali inerenti la comunicazione educativa di base.

DIPLOMA in TECHNICIAN COUNSELING al raggiungimento di 150 ore corrispondenti alla 1^ annualità per chi integra competenze tecniche in relazione ad uno specifico ruolo professionale già acquisito nell’ambito delle attività di orientamento professionale ed educativo.

DIPLOMA in PRACTITIONER COUNSELING al raggiungimento di 300 ore corrispondenti al biennio del corso triennale in Counseling, per chi collabora in rete a sostegno di altre figure professionali che operano nella relazione di aiuto.

DIPLOMA in “COUNSELING INTERPERSONALE INTEGRATO agevolatore della relazione di aiuto individuale e di gruppo” per 450 ore ai fini dello svolgimento della libera professione

DIPLOMA in CONSULENZA ESISTENZIALE AD ORIENTAMENTO LOGOANALITICO IN COPPIA E DELLA FAMIGLIA per complessive 150 ore.

Attestato di aggiornamento professionale in CLINICA ESISTENZIALE, SUPERVISIONE E ANALISI DI CASO.

Potranno essere valutati eventuali crediti formativi in relazione ad attività certificate presso altri Istituti pubblici e privati previa valutazione del Consiglio Direttivo.

DESTINATARI

Il corso si pone l’intento di formare una figura professionale capace di facilitare processi di consapevolezza e comunicazione interpersonale ed è pertanto rivolto a:

  • educatori, pedagogisti, psicologi, medici e operatori sociosanitari e di comunità, esperti nella relazione d’aiuto e nella consulenza in ambito scolastico;
  • dirigenti, manager, formatori, esperti in pubbliche relazioni, selezionatori e responsabili del personale;
  • professionisti che, a diverso titolo, utilizzano la comunicazione come strumento di lavoro e che vogliono ampliare le proprie competenze relazionali;
  • persone che desiderano migliorare la propria capacità di comunicare nell’ambito delle relazioni affettive.

METODOLOGIA

La formazione si sviluppa attraverso incontri teorico-esperienziali, supervisione didattica, supervisione personale e analisi di caso, progettazione, realizzazione e valutazione di interventi in situazione, aggiornamento professionale e seminari di approfondimento, pratiche di videomodeling, esercitazioni pratiche individuali e di gruppo.

SETTING E ELEMENTI DI PROCESSO

IL PERCORSO FORMATIVO COME LAVORO SU DI SÈ

Il completamento del percorso formativo prevede un lavoro si di sé che integra esercitazioni di CUS, supervisione, gruppi di studio e aggiornamento professionale

INTRODUZIONE AL LAVORO DI CUS

© Copyright “Clinica esistenziale”
(liberamente tratto dai saggi di Franco Nanetti, “Counseling di gruppo, Aipac, Pesaro, 2009; “La natura dei conflitti”, Rimini, 2015; Ginger S. e A., “La Gestalt, terapia del con-tatto emotivo”, Mediterranee, Roma, 2009)

L’obiettivo della supervisione di CUS è quella di fornire un supporto professionale e uno spazio di rielaborazione indispensabile per accrescere le proprie competenze professionali, relazionali ed esistenziali.

La metodologia si basa sui seguenti presupposti e step operativi:

  • Resoconto del problema che si intende affrontare
  • Analisi della domanda e dell’obiettivo
  • Uso della parafrasi, della verbalizzazione, delle domande di 
chiarificazione e laddering, del feedback fenomenologico, della tematizzazione riassuntiva.

Al termine del colloquio con l’intento di “digerire” l’esperienza (Ginger S., A., 1990), ci si pone il proposito di evitare commenti o interpretazioni limitandosi esclusivamente ad usare il feedback fenomenologico.

 Le regole operative e di setting.

 L’esplicitazione delle regole è un momento obbligato per il gruppo perché consente il passaggio da gruppo informale a gruppo formale e stabile.

Le regole sono “norme comuni” che assumono forma di prescrizione (orario, pause, puntualità, non fumare, non rispondere a telefonate se non urgenti ) e “norme di ruolo” che riconducono al rispetto di ruoli particolari ricoperti all’interno del gruppo (Casula, 2007), al fine di procedere nelle pratiche di decontaminazione egoica.

 Le regole si traducono in termini comportamentali nel rispetto di regole di setting e di processo che consentono ad ognuno l’assunzione di reciproche posizioni di libertà.

Le regole di setting riguardano il rispetto del “contratto” in cui le parti che accolgono la proposta sulla base del proprio Adulto decontaminato si assumono la responsabilità secondo le indicazioni date di essere puntuali in conformità con gli orari previsti di inizio e fine attività, di rispettare le regole del gruppo nel corso dello svolgimento del lavoro quali:

  • al fine di garantire la discrezione e la confidenzialità, non si deve parlare al di fuori di quanto accade nel gruppo, questo darà la tranquillità necessaria per esprimersi liberamente;
  • ognuno ha accesso alla propria vita interiore e non ci può essere nessuno che esibisce il saperne di più di colui che si mette in gioco;
  • è importante durante il lavoro di moralizzare, accusare, svalutare, giudicare, biasimare, etichettare, umiliare, interpretare, consolare, consigliare, astenendosi sia dall’ assolutizzare attraverso l’uso di concetti polari, del tipo “bianco-nero, o sì-no (“Ciò è vero o ciò è falso”, “Hai torto”, “Questa è una pessima scelta”), sia di svalutare, attraverso l’accusa, il sarcasmo, il biasimo, l’interpretazione (“Tu ti stai comportando in modo sbagliato”, “ Tu sei una persona incoerente”, “Tu dici questo perché sei arrabbiato”), ossia evitare tutti quei messaggi che sono rivolti all’altro soprattutto mediante l’uso della seconda persona (“Tu sei…”), ma la comunicazione avviene attraverso l’utilizzo dell’ Io messaggio o feedback fenomenologico (il consulente vigilerà su questi fondamentale elementi di processo);
  • esimersi possibilmente dall’esprimere asserzioni generalizzanti del tipo: “La pace è un bene universale”, mentre si potrà dire: “Io ritengo che la pace sia un valore di fondamentale importanza”, e formulazioni prescrittive, del tipo: “Tu devi”, “Sarebbe tuo dovere…”, “Ti suggerisco che…”, “Sarebbe meglio per te…”, ecc.

Al termine della presentazione, prima di cominciare il lavoro in gruppo, il conduttore assegnerà un tempo preciso entro il quale si svolge il momento di lavoro

 ELEMENTI DI OSSERVAZIONE

 -regole di setting

-l’obiettivo di cambiamento sia osservabile, concreto e verificabile

-domande in maniera aperta, di specificazione, chiarificazione, laddering

-parafrasi e verbalizzazioni appropriate

-Verbalizza in modo appropriato

– tematizzazione riassuntiva.

-congruenza tra la comunicazione verbale e la comunicazione non verbale

ESERCITAZIONE

GUIDA SULLA FORMULAZIONE DELLA PARAFRASI

Esempio: “L’iniziativa che mi ha proposto è interessante, ma in questo periodo tutti mi fanno richieste ed io non so come regolarmi”

Che cosa il cliente ha detto?

“Ha detto che l’iniziativa è interessante, ma che è assillato da molte richieste e non sa come rispondere”

Quali sono gli aspetti essenziali del suo discorso?

“Vorrebbe dire di sì, ma in quanto oberato da troppe richieste, non si sente al momento di prendere una decisione”

Parafrasi vera e propria nella quale vengono riformulati gli aspetti essenziali con altre parole:

“Sebbene il progetto è interessante e vorresti dire si, ti senti oberato da troppe cose e sei incerto su che risposta darmi”

ESERCITAZIONE SULLA PARAFRASI RIASSUNTIVA

Esempio: “Non riesco più a parlare con mio figlio. Mi ignora per ogni cosa che dico. Poi aggiunge che non lo capisco e che non lo aiuto nei momenti di difficoltà”

Qual è l’aspetto centrale che emerge?……………………………………………………………

“La difficoltà a stabilire momenti di dialogo produttivi”

Parafrasi riassuntiva: “Sembra che nonostante lei e suo figlio desideriate parlarvi e dialogare, non ci riusciate”

ESERCITAZIONE DELLA “SEDIA VUOTA”

Un partecipante si pone al centro del gruppo di fronte ad una sedia “vuota”.

Racconta un problema che gli ha causato ansia, rabbia, disgusto o altra emozione o difficoltà.

Al termine del racconto, ogni membro del gruppo si porta seduto di fronte al cliente e formula una tematizzazione riassuntiva.

1° ESERCITAZIONE GUIDA SULLA FORMULAZIONE DELLA VERBALIZZAZIONE

Esempio: “Non sopporto più le imposizioni di mio padre. Non ce la faccio più a stare in casa. Vorrei esplodere. Soffoco. E’ terribile quello che mi sta accadendo” (voce alta e dura).

Quali parole usa l’altro per esprimere i suoi sentimenti?

“Soffocare, terribile, non sopportare”

Quali stati d’animo rivela il suo corpo?

“Rabbia, ribellione e rifiuto”

Quali parole possiamo usare per esprimere le emozioni dell’altro?

“Insofferenza, arrabbiato, impotenza”

Qual è l’indice referenziale?

“Le imposizioni”

La verbalizzazione vera e propria volta a riflettere le emozioni e i significati soggettivi dell’altro

“Non sopporti più le imposizioni di tuo padre, e ti senti soffocare e ti percepisci arrabbiato ed impotente”

 ANALISI DI CASO

(in gruppi di quattro o otto persone)

ELEMENTI PROCESSUALI DI OSSERVAZIONE

 -Esaminare gli elementi ambientali di sostegno: verificare se il cliente lavora, è autosufficiente, ha amici, è sposato, ha la protezione dei familiari, ecc.

-Procedere alla descrizione, focalizzazione, spiegazione e contestualizzazione del problema

-Valutare l’intensità e frequenza con cui il problema si manifesta, le tentate soluzioni al problema, le ipotesi di un cambiamento in concreto.

-Attraverso la scheda allegata relativa alle “cinque dimensioni”:contenuto, autopresentazione, appello, relazione, stati emozionali

-Ricognizione dei processi di contaminazione (o esclusione) degli Stati Dell’Io:

-Valutazione dello stile di personalità (adattamento o disturbo di personalità istrionico, paranoide, narcisista, dipendente, evitante, ecc.), individuazione della maschera o del falso Sè del cliente, le sue rappresentazioni del modello di sé, dell’altro e del mondo (modello operativo interno), lo stile di attaccamento, la matrice (spinte, ingiunzioni e modelli), il processo di copione in atto, il gioco copionico, le difese, la posizione e l’atteggiamento esistenziale fondamentale o posizione esistenziale secondo Harris.

-Discriminazione tra l’immagine di sé e l’ideale di sé, ricognizione dei valori di riferimento all’identità scelta, della vision e della mission (scala dei livelli logici)

-Valutare le emozioni parassite e i pensieri disfunzionali, e i vantaggi secondari che ostacolano la soluzione del problema

-Definire lo schema o il problema in termini cognitivi, emotivi e comportamentali sui quali si intende lavorare

-Analisi delle strategie relazionali, emotive, cognitive, comportamentali, spirituali, degli homework e degli interventi supportivi che potranno essere utilizzati.

 GRUPPO DI STUDIO, APPROFONDIMENTO E AGGIORAMENTO PROFESSIONALE

(gruppi di sette o otto persone massimo)

 Ognuno prenota l’incontro previsto di due ore specificando sull’area problema sulla quale intende lavorare

Il docente didatta specifica in continuità all’incontro di domenica la metodologia di lavoro, i presupposti metodologici ed operativi che verranno utilizzato

Invita i corsisti a partecipare secondo quanto presentato e le regole di setting concordate.

Al termine ciascuno riporta verbalmente o nella scheda inviata quanto appreso e cosa desidera approfondire

Ogni riproduzione è vietata se non su consenso dell’autore Franco Nanetti

QUADRO TEORICO DI RIFERIMENTO

Il quadro teorico di riferimento è l’applicazione integrata dei seguenti modelli operativi:

  • il counseling non direttivo centrato sulla persona secondo l’orientamento di C. Rogers
  • il counseling ad orientamento psicodinamico
  • il counseling ad orientamento fenomenologico-esistenziale ed antropoanalitico
  • il counseling secondo l’orientamento gestaltico
  • il counseling secondo l’orientamento analitico transazionale integrato
  • il counseling secondo l’orientamento cognitivo-costruttivista
  • il counseling a mediazione corporea secondo l’orientamento bioenergetico e biosistemico
  • il counseling secondo l’orientamento sistemico-relazionale
  • il counseling secondo l’orientamento logoanalitico, psicosintetico e transpersonale

Competenze tecniche integrate ai diversi insegnamenti:

Psicologia generale
Psicologia sociale
Psicologia dello sviluppo
Psicologia dinamica
Psicologia dei gruppi e delle organizzazioni
Psicologia cognitivista
Psicologia umanistica
Psicologia degli interventi a mediazione corporea e transpersonale
Psicopedagogia della comunicazione
Elementi di psicologia clinica applicata
Elementi di fisica quantistica, psicodinamica delle emozioni e neuroscienze
Fondamenti etici e deontologici dell’attività professionale

La formazione si svolge in modalità didattica mista: incontri online e in presenza

CAMPI DI APPLICAZIONE

L’acquisizione di competenze concrete ed operative permetterà la formulazione di strategie d’intervento, di orientamento e di supporto in molteplici ambiti, tra cui :

  • Consulenza esistenziale in ambito scolastico, in particolare nelle attività di prevenzione del disagio e nell’agevolazione di relazioni positive ed efficaci
  • Consulenza esistenziale nelle relazioni familiari
    Consulenza esistenziale socio-sanitario
  • Consulenza esistenziale nelle situazioni di disagio e di crisi esistenziale
  • Consulenza esistenziale nel servizio sociale e in ambito comunitario
  • Consulenza esistenziale nell’approccio clinico, nell’ambito di attività di aiuto individuali o di gruppo, nel sostegno, nell’orientamento, nella prevenzione, nella riabilitazione
  • Consulenza esistenziale di comunità
  • Consulenza esistenziale aziendale nell’ambito di organizzazioni, enti, istituzioni ed aziende, nella gestione e valorizzazione delle risorse umane, nella gestione del conflitto, nella formazione alla leadership, nella selezione ed orientamento del personale
  • Consulenza esistenziale nella formazione professionale, per coloro che svolgono attività di formatori d’aula e di consulenza presso scuole, enti ed istituzioni
  • Consulenza esistenziale spirituale, sia a sostegno di coloro che intraprendono una scelta vocazionale sia del personale laico impegnato nei consultori a carattere confessionale

Al termine del terzo anno con la frequenza minima di 450 ore e l’integrazione della supervisione, della formazione personale/di gruppo, la presentazione e  discussione della tesi si consegue il diploma in Professional Counseling per lo svolgimento della libera professione. Tale diploma, con lo svolgimento di un tirocinio di 150 ore, permette di sostenere l’esame di certificazione professionale per iscriversi al Registro Italiano dei Counselor della S.I.Co., Associazione Professionale di Categoria giuridicamente riconosciuta.

MODALITA’ DI AMMISSIONE

Per accedere alle pratiche formative è necessario sostenere un colloquio conoscitivo motivazionale.

PROGRAMMA

Gli incontri si svolgeranno la domenica con cadenza quindicinale in modalità mista. La metodologia è esperienziale. Verrà inviato di volta in volta il programma dettagliato di ogni singola domenica mattina.

Inoltre si svolgeranno con frequenza settimanale incontri di due ore relativi allo studio e all’aggiornamento professionale e alle esercitazioni di CUS per la traduzione dei modelli concettuali nella pratica operativa.

AREE DI STUDIO E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

PRINCIPI DI BASE DELLA PROGRAMMAZIONE NEUROLINGUISTICA APPLICATA (1-2°-3°°livello)

L’ASCOLTO NON DIRETTIVO (1-2°-3°°livello)

L’ASCOLTO ATTIVO (1-2°-3°°livello)

ASSERTION TRAINING (1-2°-3°°livello)

MINDFULNESS EMOZIONALE (1-2°-3°°livello)

PRINCIPI DI ANALISI TRANSAZIONALE (1-2°-3°°livello)

ENNEAGRAMMA CLINICO E PNL (1-2°-3°°livello)

PRINCIPI DI ANALISI TRANSAZIONALE: PROCESSI DECISIONALI (1-2°-3°°livello)

PROBLEM SOLVING EMOTIVO (1-2°-3°°livello)

MINDFULNESS EMOZIONALE (1-2°-3°°livello)

LE BASI OPERATIVE DELLA CONSULENZA LOGOANALITICA IN COPPIA (1-2°-3° livello)

PRINCIPI E METODI OPERATIVI NELLA CONDUZIONE DEI GRUPPI (1-2°-3°°livello)

PSICOSOMATICA SPIRITUALE (1-2°-3°°livello)

TRASMUTAZIONE EMOZIONALE NELLA PRATICA ENNEAGRAMMATICA (1-2°-3°°livello)

LA COMUNICAZIONE EMOZIONALE PSICOSOMATICA SPIRITUALE (1-2°-3°°livello)

LA CONSULENZA ESISTENZIALE NELLE RELAZIONI AFFETTIVE (1-2°-3°°livello)

L’ASCOLTO PROFONDO (1-2°-3°°livello)

LA LOGOANALISI NELLE SITUAZIONI DI CRISI (1-2°-3°°livello)

LA CLINICA DEL PERDONO (1-2°-3°°livello)

SUPERARE LA DIPENDENZA AFFETTIVA: PRINCIPI DI ASSERTIVITA’ SPIRITUALE (1-2°-3°°livello)

LA CONSULENZA ENNEAGRAMMATICA NELLE RELAZIONI AFFETTIVE E PROFESSIONALI (1-2°-3°°livello)

ISCRIZIONE

L’iscrizione alla scuola di Counseling Professionale avviene previo colloquio motivazionale, la compilazione della domanda di ammissione e il versamento dei seguenti contributi:

Quota associativa annuale AIPAC:

  • 42 euro – prima annualità
  • 42 euro – seconda annualità
  • 62 euro – terza annualità
  • 10 euro annuali per il solo percorso di evoluzione personale online

È previsto il contributo di:

  • 30 euro per i seminari online/didattica mista di ogni domenica mattina
  • 15 euro per gli approfondimenti dei gruppi studio
  • 10 euro per ogni incontro di supervisione di CUS

Per eventuali informazioni e modalità di accesso al colloquio preliminare libero e gratuito telefonare a:

Dott.ssa Paola Cangini, Coordinatrice delle attività formative, Laureata in Scienze Giuridiche, Consulente in Clinica Esistenziale, Master di II livello in Mediazione dei conflitti, Docente a contratto presso l’Università degli Studi di Urbino
Info: 348 6881977 – cangini.paola@gmail.com

Dott.ssa Marina Gori, Pedagogista, Consulente in Clinica Esistenziale, Mediatore familiare, Grafologa, Master di II livello in Mediazione dei conflitti, Docente a contratto presso l’Università degli Studi di Urbino
Info: 349 8126351 – marinagori1@gmail.com

Dott. Pierpaolo Gambuti, Sociologo, Specialista in Analisi Transazionale, Consulente in Clinica Esistenziale, Master di II livello in Mediazione dei conflitti ,Docente a contratto presso l’Università degli Studi di Urbino
Info: 334 9203072 – p.gambuti@srmpsicologia.com

Dott.ssa Emiliana Baldessari, Pedagogista, Dott.ssa in Scienze Psicologiche dell’Intervento Clinico, Consulente in Clinica Esistenziale, Master di I livello in Counseling e Coaching Skills, Master di II livello in Mediazione dei conflitti, Specialista in pratiche di Mindfulness, Docente a contratto presso l’Università degli Studi di Urbino
Info: 392 4990209 – emilianabaldessari@gmail.com

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